Ritorno assistito e tutela dei diritti dei migranti in Libia

“Da nessuna parte se non dal ritorno”: Ritorno assistito, reintegrazione e tutela dei diritti umani dei migranti in Libia.

Il nuovo rapporto dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani evidenzia le carenze nella tutela dei diritti umani dei migranti che vengono aiutati a tornare dalla Libia ai loro Paesi d’origine.

Nonostante il fatto che i rimpatri siano dichiarati “volontari”, il rapporto conclude che un numero significativo di migranti in Libia non è in grado di prendere una decisione realmente volontaria di rimpatrio sulla base dei principi internazionali stabiliti in materia di diritti umani, come il diritto al consenso libero, preventivo e informato.

I migranti sono spesso costretti ad accettare il rimpatrio assistito per sfuggire a condizioni di detenzione abusive e ad altre violazioni dei diritti umani, o per la mancanza di vie di protezione sicure e regolari, come l’asilo. Inoltre, al loro ritorno, molti migranti affrontano le stesse condizioni ostili che li hanno spinti a partire, rendendoli vulnerabili e in situazioni precarie. Di conseguenza, il rapporto conclude che tali rimpatri non soddisfano gli standard dei diritti umani e sono improbabili da realizzare.

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