Si conclude il dibattito generale, riaffermando il primato delle Nazioni Unite

Si conclude il dibattito generale, riaffermando il primato delle Nazioni Unite

 

Martedì si è concluso il dibattito annuale dell’Assemblea generale, in cui i leader mondiali hanno affermato che le Nazioni Unite, pur dovendo affrontare sfide istituzionali, rimangono la piattaforma principale per la creazione di soluzioni collettive alle sfide dell’umanità.

Nel corso della scorsa settimana, il principale organo delle Nazioni Unite a partecipazione universale ha ascoltato i capi di Stato e di governo che hanno illustrato varie sfide, dalla minaccia esistenziale del cambiamento climatico all’uso improprio dell’intelligenza artificiale.

Il Presidente dell’Assemblea Generale Dennis Francis, nel suo discorso conclusivo, ha sottolineato la continua rilevanza dell’Assemblea Generale e l’impegno incrollabile delle Nazioni Unite nel garantire pace, prosperità, progresso e sostenibilità alle persone di tutto il mondo.

“Questi sviluppi ci ricordano che le Nazioni Unite continuano a concentrarsi sulle sfide collettive del nostro tempo”, ha sottolineato.

Affrontando i conflitti in corso a livello globale, Dennis Francis ha offerto la sua assistenza per facilitare i dialoghi di pace e amicizia tra le nazioni o i gruppi in conflitto, affermando: “Siate certi che sono al vostro servizio”.

Grande affluenza

I dati preliminari indicano che la settimana di alto livello di quest’anno ha visto il più grande raduno di leader mondiali presso la sede delle Nazioni Unite a New York dopo la pandemia, con circa 88 capi di Stato, 42 capi di governo e oltre 650 ministri presenti.

Gli alti funzionari hanno approfittato di questa massiccia affluenza per partecipare a più di 2.000 incontri bilaterali.

Inoltre, oltre 13.000 delegati nazionali, 2.600 membri dei media e più di 40.000 altri partecipanti si sono registrati per il dibattito generale e gli oltre 100 eventi associati.

Uno di questi eventi è stato il kickoff SDG Action Weekend del 16-17 settembre, che ha riunito la società civile, le imprese, i giovani, gli scienziati, i governi locali e regionali e altre parti interessate per mobilitare sforzi coordinati verso la realizzazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata da tutti i 193 Stati membri delle Nazioni Unite nel 2015.

Determinazione e impegno

Il Vicesegretario Generale Amina Mohammed, riassumendo la settimana di alto livello, ha rilevato la determinazione collettiva di tutte le parti interessate a realizzare l’ambiziosa agenda di sviluppo, soprattutto a metà strada nel perseguimento degli SDGs.

Parlando ai giornalisti nel pomeriggio, ha anche sottolineato l’importanza delle risorse, citando il crescente onere del debito di molti Paesi, che impedisce loro di finanziare adeguatamente i servizi essenziali nel campo dell’istruzione e della salute.

“Siamo a corto di risorse, ma è per questo che stiamo spingendo per stimolare gli SDG. È un frutto a basso costo. È qualcosa che possiamo fare con le risorse e le istituzioni esistenti. E spero che entro la fine di quest’anno avremo qualcosa da dire al riguardo”.

Mohammed ha inoltre sottolineato che al Climate Ambition Summit è stato assunto un numero significativo di impegni.

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