Sicurezza stradale: una responsabilità condivisa

Ogni anno, nel mondo, circa 1,3 milioni di persone muoiono in incidenti stradali e ben 50 milioni rimangono ferite. Per affrontare questa urgente sfida globale, Jean Todt, inviato speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale, è stato a Bruxelles questa settimana per il lancio di una campagna globale chiamata “Make a Safety Statement”, in coincidenza con la Settimana Europea della Mobilità, realizzata in collaborazione con JCDecaux e con il supporto di Saatchi & Saatchi.

Perché la sicurezza stradale è un problema cruciale?

Gli incidenti stradali sono la principale causa di morte tra le persone di età compresa tra i 5 e i 29 anni a livello globale, con i Paesi in via di sviluppo che rappresentano il 93% delle vittime. Gli utenti della strada più vulnerabili – pedoni, ciclisti e motociclisti – subiscono un onere sproporzionato. Il costo economico degli infortuni da traffico stradale ammonta al 3% del prodotto interno lordo della maggior parte dei Paesi, senza contare le significative perdite finanziarie subite dalle persone colpite e dalle loro famiglie.

La pandemia silenziosa

In occasione del lancio della campagna di questa settimana, Todt ha sottolineato che: “La sicurezza stradale non è abbastanza in cima all’agenda politica della maggior parte dei Paesi. È quella che io chiamo la pandemia silenziosa. Il nostro obiettivo con questa campagna è quello di invertire questa tendenza e mobilitare la volontà politica necessaria per aumentare le azioni e i finanziamenti per salvare milioni di vite, in linea con gli obiettivi del Decennio d’azione per la sicurezza stradale e dell’SDG 3.6 per dimezzare il numero di vittime della strada”.

#Fai una dichiarazione di sicurezza

“Make a Safety Statement” è un appello a cambiare il comportamento degli utenti della strada. La campagna mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sicurezza stradale costruendo una cultura della sicurezza, un mondo in cui le strade sono sicure, verdi e vivibili. Le celebrità, tra cui l’attrice premio Oscar e ambasciatrice di buona volontà del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) Michelle Yeoh, oltre a Naomi Campbell, Novak Djokovic, Patrick Dempsey, Didier Drogba, Michael Fassbender e Kylie Minogue, incoraggeranno i fan, i follower e il pubblico in generale ad adottare regole semplici ma efficaci per la sicurezza stradale, come indossare le cinture di sicurezza, guidare a velocità sicure, usare il casco e astenersi dall’inviare SMS durante la guida.

La situazione in Europa

Nel 2022, all’interno dell’Unione Europea, circa 20.600 persone hanno perso la vita in incidenti stradali, con un aumento del 3% rispetto al 2021. Le strade più sicure sono quelle della Svezia (21 morti per milione di abitanti) e della Danimarca (26 milioni). Il numero di vittime negli Stati membri dell’UE è diminuito del 30,7% tra il 2011 e il 2021. In tutta l’UE, il 52% degli incidenti stradali si è verificato sulle strade rurali, contro il 39% nelle aree urbane e il 9% sulle autostrade. Gli uomini sono responsabili di tre decessi su quattro (78%).

Settimana europea della mobilità

Il lancio della campagna ha coinciso con la Settimana europea della mobilità (16-22 settembre). Il Commissario europeo per i Trasporti, Adina Vălean, ha partecipato alla conferenza stampa di lancio della campagna presso la Commissione europea. La Settimana europea della mobilità è la campagna faro della Commissione europea sulla mobilità urbana sostenibile. Con il tema “Risparmiare energia”, incoraggia un cambiamento comportamentale a favore della mobilità attiva, del trasporto pubblico e di altre soluzioni di trasporto pulite. Il Commissario ha sottolineato che affrontare la sicurezza stradale è una responsabilità condivisa. “È necessario che gli attori nazionali e locali, così come la società civile e l’industria, si uniscano per rendere più sicure le nostre strade, i veicoli e i conducenti. Solo così potremo raggiungere l’obiettivo di ridurre del 50% i decessi nell’UE entro il 2030”.

Lancio a Bruxelles

Il lancio della campagna è avvenuto con una biciclettata organizzata in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani (UN-Habitat), l’Ufficio dell’inviato speciale per la sicurezza stradale e il governo della regione di Bruxelles-Capitale. La pedalata mirava a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di salvaguardare gli utenti vulnerabili della strada, evidenziando le sfide uniche che le aree urbane devono affrontare a causa dell’alta densità di popolazione e dei complessi sistemi di trasporto.

L’evento è stato seguito da una tavola rotonda interattiva presso TheMerode sul cambiamento del comportamento degli utenti della strada, con una delle protagoniste della campagna, l’attrice e ambasciatrice della campagna ONU per la sicurezza stradale Julie Gayet; rappresentanti del governo: Georges Gilkinet, vice primo ministro del Belgio e ministro della Mobilità e delle Ferrovie dello Stato; Elke Van den Brandt, ministro della Mobilità della Regione di Bruxelles; Karima Delli, membro del Parlamento europeo e Mario Nava, direttore generale della DG Riforma.

Attualmente la campagna è esposta nelle strade di Bruxelles, Liegi, Anversa, Lier e anche all’aeroporto di Bruxelles. Nei prossimi due anni, l’iniziativa si estenderà a 80 Paesi in tutto il mondo, apparendo sui cartelloni e nelle aree pubbliche. Raggiungerà circa 1.000 città e sarà tradotta in 30 lingue. Attraverso il coinvolgimento attivo nella campagna “Making a Safety Statement”, la campagna spera di ridurre i fattori di rischio, soprattutto nelle aree urbane, consentendo alle persone di camminare, vivere, andare in bicicletta, utilizzare i mezzi di trasporto pubblico e godersi l’ambiente in modo sicuro.

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