Stato della comunicazione e dell’informazione a Gaza

La popolazione di Gaza e’ priva di mezzi per la comunicazione digitale

L’infrastruttura di Internet e delle telecomunicazioni è stata danneggiata, causando un blackout quasi totale di Internet e dei dati e interruzione delle linee telefoniche.
Oltre una settimana di assenza di elettricità ha reso inutilizzabili i dispositivi di comunicazione (cellulari, computer, TV, radio). Senza forniture di carburante, l’uso di generatori o auto per caricare i telefoni cellulari è ora impossibile.
Alcuni ospedali e altre grandi istituzioni hanno un accesso a Internet a bassa larghezza di banda che dipende da generatori limitati, anch’essi ormai a corto di carburante.

Senza informazioni attendibili, le persone non sono in grado di prendere decisioni informate.

L’accesso online ai servizi e agli aiuti era standard a Gaza – e ora è completamente vanificato. Le persone a Gaza, compresi gli operatori umanitari e i fornitori di servizi essenziali, non hanno alcun modo di prendere decisioni informate.
La gente ha urgente bisogno di acqua e cibo. I malati e i feriti hanno bisogno di assistenza medica. Le persone sono state separate dalle loro famiglie, dagli amici e dai colleghi.

Si diffondono disinformazione e speculazioni incontrollate.

L’ambiente digitale estremamente ridotto può aver rallentato la proliferazione di voci all’interno di Gaza, ma è probabile che il vuoto di informazioni favorisca disinformazione e speculazioni.
Un monitoraggio rigoroso di tali voci incontrollate non è possibile senza un accesso su larga scala ai social media di Gaza.

E’ assolutamente necessario concentrarsi sull’integrità delle informazioni

I commenti di media, attori umanitari e altri soggetti influenti dovrebbero considerare il contesto storico, l’integrità giornalistica e i principi umanitari per evitare accuratamente i pregiudizi verso una delle due parti.La promozione di narrazioni strategiche orientate politicamente e l’uso selettivo dei fatti possono essere più preoccupanti della fabbricazione involontaria di informazioni.
Se l’accesso agli aiuti riprende, i soccorritori inizieranno con l’analogico e cercheranno di trovare delle soluzioni.
La distribuzione di media audio e cartacei sarà collegata al recupero delle risorse e delle infrastrutture digitali. Le informazioni stampate saranno distribuite insieme ai prodotti di emergenza, comprese le informazioni di base e le linee telefoniche dirette – a seconda del ripristino delle reti mobili – per le segnalazioni e i reclami.
Le aziende tecnologiche si sono offerte di trasmettere messaggi in funzione del ripristino della connettività Internet.

Un dialogo significativo e bidirezionale dipenderà dall’accesso a canali di comunicazione affidabili.

I fornitori esterni di copertura digitale e internet stanno discutendo con gli operatori umanitari. I membri del CDAC per le telecomunicazioni stanno discutendo con gli operatori di telefonia mobile il supporto per l’aumento di scala.
La capacità di monitoraggio della disinformazione esiste all’interno delle agenzie membri della CDAC, ma rimane più forte nelle comunicazioni online – le conversazioni sono in corso.
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