La settimana di Vertici di alto livello dell’UNGA è giunta al termine. Ecco una panoramica dei risultati dei cinque vertici, nonché alcuni link e risorse utili.

Vertice sull’Azione per il Clima – 23 settembre 2019:

Dalle dichiarazione dei capi di governo e dei leader del settore privato fatte in conclusione del vertice è emersa la crescente consapevolezza della necessità di accelerare il ritmo dell’azione per il clima. Come confermato dalle parole del Segretario Generale, è cruciale una cooperazione concreta e ambiziosa tra paesi , aziende e istituzioni finanziarie per spianare la strada alla scelta definitiva della green economy.

Alcuni degli annnunci fatti:

  • L’Unione europea ha dichiarato che almeno il 25% del prossimo bilancio dell’UE sarà destinato ad attività legate al clima
  • La Germania si è impegnata per raggiungere emissioni 0 entro il 2050
  • La Federazione Russa ha annunciato che ratificherà l’accordo di Parigi
  • 12 paesi hanno assunto impegni finanziari per il Green Climate Fund, il meccanismo finanziario ufficiale per aiutare i paesi in via di sviluppo nelle pratiche di adattamento e mitigazione per contrastare i cambiamenti climatici
  • La Cina ha dichiarato che taglierà le emissioni di oltre 12 miliardi di tonnellate all’anno e perseguirà un percorso di crescita di alta qualità e sviluppo a basse emissioni di carbonio

Al vertice sul clima per i giovani del 21 settembre, i leader giovanili hanno promesso di esercitare pressioni continue su governi e imprese per azioni urgenti per affrontare l’emergenza climatica.

 

 Copertura sanitaria universale – 23 settembre:

Questo è stato il primo vertice sulla copertura sanitaria universale nella storia delle Nazioni Unite, al termine del quale i leader mondiali hanno adottato la serie più completa di impegni in ambito sanitario mai presa a questo livello. Il giorno seguente, l’OMS e altre 11 organizzazioni multilaterali hanno lanciato un piano d’azione globale per fornire un supporto più efficiente ai paesi, al fine di aiutarli a garantire una copertura sanitaria universale e a raggiungere gli SDGs relativi alla salute.

 

Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) – 24-25 settembre:

Al termine del summit sugli SDGs i leader mondiali hanno ribadito la necessità che questo futuro decennio sia caratterizzato da azioni ambiziose per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030. I singoli paesi hanno inoltre annunciato le azioni specifiche e concrete che stanno  già intraprendendo per far avanzare l’agenda. Nella dichiarazione politica adottata all’unanimità al vertice, gli Stati membri delle Nazioni Unite si sono impegnati a mobilitare finanziamenti, migliorare l’attuazione nazionale e rafforzare le istituzioni per raggiungere gli obiettivi entro la data prevista e non lasciare nessuno indietro.

 

Finanza per lo Sviluppo – 26 settembre:

Il vertice di alto livello ha riunito oltre 20 capi di Stato e di governo e altrettanti ministri, e ha visto la partecipazione del mondo della filantropia e di dirigenti d’azienda tra cui Bill Gates. È stata posta enfasi sul ritmo insufficiente delle azioni finalizzate a colmare il divario negli investimenti fondamentali per raggiungere il SDGs. Le dichiarazioni dei partecipanti hanno dimostrato una maggiore determinazione a mobilitare risorse, promuovere azioni e ripristinare lo slancio per raggiungere gli obiettivi concordati a livello globale per eliminare la povertà, promuovere la prosperità e il benessere, proteggendo contestualmente l’ambiente.

 

Stati insulari in via di sviluppo (SIDS – Small Island Developing States) – 27 settembre:

I capi di Stato e di governo hanno adottato una dichiarazione politica che ribadisce la loro solidarietà con i piccoli Stati insulari in via di sviluppo che affrontano una serie unica di sfide. Cinque anni dopo l’accordo ambizioso per sostenere lo sviluppo sostenibile nelle piccole isole – il SAMOA Pathway – la revisione ad alto livello ha discusso dei progressi nella lotta agli impatti devastanti dei cambiamenti climatici, del tentativo di costruire una capacità di resilienza ambientale ed economica e ha annunciato nuovi partenariati per sostenere gli Stati in via di sviluppo delle piccole isole.