UNIFIL e il ruolo di peacekeepers italiani nella missione

Le forze di pace UNIFIL, in collaborazione con la Croce Rossa libanese, hanno fornito cure mediche cruciali agli sfollati di Tiro, nel Libano meridionale. Questo sforzo dimostra che le comunità locali e internazionali sono unite per sostenerli in questo momento difficile.

Lo scambio di fuoco lungo la Linea Blu ha allontanato migliaia di persone dalle loro case negli ultimi nove mesi, e molti hanno trovato un rifugio temporaneo in cinque scuole di Tiro. Il generale di brigata Enrico Fontana, comandante del Sector West di UNIFIL, ha sottolineato: “Gli sfollati non sono dimenticati. Ci rendiamo conto di quanto sia necessario il loro sostegno quando pattugliamo i villaggi vicini e monitoriamo la situazione”.

“Capiamo quanto sia difficile la loro situazione e quanto abbiano bisogno di assistenza”, ha aggiunto Fontana. Egli ha sottolineato l’importanza degli sforzi quotidiani delle forze di pace UNIFIL per ridurre le tensioni che faciliteranno il ritorno sicuro degli sfollati lungo la Linea Blu alle loro case.

Il 6 luglio 2024, squadre mediche dell’UNIFIL provenienti dall’Italia e dal Ghana, insieme alla Croce Rossa, hanno effettuato visite mediche gratuite per 127 sfollati, soprattutto donne, nei centri di accoglienza di Tiro.

Questa campagna, iniziata quattro mesi fa, continuerà. Le attività precedenti si sono svolte a Maarakah e all’ospedale delle Forze Armate Libanesi di Ein Ebel, dove è stata allestita una sala maternità. Oltre all’assistenza medica, i peacekeepers hanno distribuito medicinali, cibo, vestiti, kit per l’igiene, borse per la scuola e giocattoli per bambini.

Oltre ai loro compiti di mantenimento della pace, i peacekeepers dell’UNIFIL sostengono la comunità locale attraverso vari progetti di sviluppo come lampioni solari, riparazioni stradali, assistenza medica, sostegno all’istruzione, ecc. Questi sforzi non solo rafforzano le relazioni con la popolazione locale, ma hanno anche un impatto positivo sulla vita delle persone nel sud del Libano.

Nonostante i continui scambi di fuoco, molte persone rimangono nei loro villaggi e molti sono sfollati nel Libano meridionale. I peacekeepers continuano a sostenerli e ad aiutare a rispondere alle esigenze locali.

 


Il ruolo dell’Italia

Al 1° luglio 2024, la forza dell’UNIFIL è composta da un totale di 10.031 peacekeepers provenienti da 49 Paesi contributori di truppe. L’Italia è il secondo maggior contributore di truppe all’UNIFIL con circa 1.100 peacekeepers schierati a supporto del mandato della Missione.

Le forze di pace dell’UNIFIL lavorano 24 ore su 24. Una di queste unità di UNIFIL è la Task Force ITALAIR, che costituisce la componente elicotteristica della Missione. I peacekeepers italiani di questa unità pattugliano e monitorano la vasta area di operazioni di UNIFIL e forniscono supporto per il trasporto e l’evacuazione di emergenza quando necessario.

I mezzi di ITALAIR sono fondamentali per assicurare alle forze di pace di UNIFIL il supporto e la mobilità di cui hanno bisogno sul terreno.

ITALAIR supporta quotidianamente le operazioni aeree e terrestri dal luglio 1979, un anno dopo la costituzione di UNIFIL. Questi elicotteri hanno capacità di volo diurno e notturno, un sistema di autoprotezione e un’autonomia di volo stimata in quasi due ore.

Nei suoi quasi 41 anni di servizio nel Libano meridionale, ITALAIR ha compiuto circa 43.000 ore di volo, trasportato 175.100 passeggeri, effettuato 1.275 evacuazioni mediche per un totale di 49.750 missioni di volo (al 25 marzo 2020).

    

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