All’ONU, la maggioranza degli Stati membri UE vota a favore del cessate il fuoco a Gaza

13 dicembre 2023 – Ieri l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato a larghissima maggioranza una risoluzione che chiede un “immediato cessate il fuoco umanitario” e il “rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi”. Questa volta, nonostante alcune voci di dissenso, l’Unione Europea è stata più unita rispetto alla precedente votazione sulla situazione a Gaza.
La risoluzione è stata adottata con un’ampia maggioranza di 153 voti a favore, 10 contrari e 23 astensioni.
Una maggioranza per la risoluzione all’interno dell’Unione Europea
Dei 27 membri dell’Unione Europea (UE), due hanno votato contro, l’Austria e la Repubblica Ceca. Diciassette, cioè la maggioranza, hanno votato a favore della risoluzione. Gli altri otto si sono astenuti.
L’UE è apparsa molto più divisa quando ha adottato la sua prima risoluzione il 27 ottobre, chiedendo una “tregua” piuttosto che un cessate il fuoco. In quell’occasione, solo otto Stati membri dell’UE hanno votato a favore, quattro contro e 15 si sono astenuti.
L’ambasciatore Alexander Marshik, in rappresentanza dell’Austria, uno dei due Paesi dell’UE ad opporsi alla risoluzione, ha dichiarato: “Questa risoluzione è insufficiente sotto molti aspetti, in particolare per quanto riguarda il diritto di Israele di garantire la sicurezza dei suoi cittadini e di indicare il nome del gruppo terroristico responsabile della presa di ostaggi”. L’Austria aveva proposto un emendamento al testo, che è stato respinto.
In dettaglio: hanno votato a favore Austria, Cipro, Croazia, Danimarca, Spagna, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Polonia, Portogallo, Slovenia, Svezia; hanno votato contro l’Austria e la Repubblica Ceca; si sono astenuti Germania, Bulgaria, Ungheria, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia.
Più sostegno di fronte al collasso umanitario
Dopo oltre due mesi di rappresaglie israeliane in seguito al sanguinoso attacco di Hamas del 7 ottobre, l’incrollabile solidarietà di alcuni Paesi nei confronti dello Stato ebraico sembra sgretolarsi.
La precedente risoluzione dell’Assemblea Generale era stata adottata con 120 voti a favore, 14 contrari e 45 astensioni. Questa volta, il numero di voti a favore è stato più alto (+33), il numero di voti contrari è diminuito di 4 e il numero di astensioni è sceso da 45 a 23.
Uno dei fattori alla base di questo sviluppo è il deterioramento delle condizioni di vita della popolazione della Striscia di Gaza, che le Nazioni Unite hanno descritto come apocalittiche. Il conflitto ha causato almeno 18.000 morti, la maggior parte dei quali donne e bambini, e 1,9 milioni di sfollati. Le agenzie delle Nazioni Unite hanno avvertito che, con l’intensificarsi dei bombardamenti, la distribuzione degli aiuti umanitari è stata compromessa.

A cura del Desk francese di UNRIC, l’articolo originale al link:

https://unric.org/fr/a-lonu-lue-vote-majoritairement-pour-un-cessez-le-feu-a-gaza/

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