Gaza: Riprende la fornitura notturna di aiuti, in condizioni “terribili”

Dopo missioni di valutazione a Gaza, le agenzie del sistema ONU riprendono le consegne notturne di aiuti, dopo una pausa di 48 ore in seguito all’uccisione da parte delle forze israeliane di sette operatori umanitari della World Central Kitchen in un convoglio che consegnava cibo nell’enclave, dove continuano intensi bombardamenti israeliani e operazioni di terra.

“La situazione a Gaza è disastrosa”, ha dichiarato il capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Ancora una volta, l’OMS chiede un cessate il fuoco e il rilascio di tutti gli ostaggi e una pace duratura”.

Il portavoce dell’ONU Stéphane Dujarric ha dichiarato giovedì che a causa di quanto accaduto alla World Central Kitchen “abbiamo dovuto fare una pausa per riorganizzarci e rivalutare”, aggiungendo che un convoglio sarà dispiegato questa sera, “con la speranza di arrivare a nord”.

I più alti funzionari delle Nazioni Unite hanno avvertito che la carestia incombe nel nord di Gaza mentre Israele continua a bloccare e ritardare l’ingresso degli aiuti, soprattutto nel nord.

Ad oggi, le forze armate israeliane hanno ucciso più di 30.000 persone a Gaza, secondo le autorità sanitarie locali, in risposta agli attacchi condotti da Hamas contro Israele nel mese di ottobre, che hanno causato quasi 1.200 morti e 240 persone prese in ostaggio.

Il portavoce delle Nazioni Unite ha dichiarato che le squadre dell’OMS hanno raggiunto due ospedali a Gaza City, effettuando valutazioni e consegnando forniture salvavita.

Inoltre, un team dell’OMS ha riferito le condizioni disastrose in cui versa l’ospedale Al-Shifa, assediato da Israele da due settimane.

Il team ha parlato con i pazienti che hanno potuto lasciare la struttura sanitaria dopo l’assedio, e uno di loro ha detto che “i medici sono ricorsi a mettere sale e aceto sulle ferite delle persone per mancanza di antisettici, che sono inesistenti”, ha detto Dujarric.

“Hanno descritto condizioni terribili durante l’assedio, senza cibo, acqua o medicine disponibili”, ha aggiunto il portavoce ONU.

A quasi sei mesi dall’inizio della guerra, le condizioni umanitarie stanno peggiorando, secondo le agenzie delle Nazioni Unite sul campo.

Giovedì, mentre si recava a Gaza, Jamie McGoldrick, coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per i Territori palestinesi occupati, ha ribadito che non esiste un luogo sicuro nell’enclave.

I Territori palestinesi occupati “sono diventati uno dei luoghi più pericolosi e difficili al mondo in cui lavorare”, ha scritto sui social media prima della sua partenza.

UN Women ha riferito che i gazesi non hanno quasi accesso all’acqua, al cibo e all’assistenza sanitaria, mentre devono affrontare un bombardamento quasi costante.

“Ogni giorno che la guerra a Gaza continua, al ritmo attuale, vengono uccise in media 63 donne”, ha dichiarato l’agenzia, sottolineando le difficoltà che affrontano i palestinesi, tra cui Mayadah Tarazi, che lavora con la YWCA Palestine, un’organizzazione non governativa.

“La speranza è quella di un cessate il fuoco”, ha detto Tarazi. “Continuiamo a chiedere il cessate il fuoco, ma abbiamo bisogno di azioni concrete. Abbiamo bisogno del sostegno dei governi per spingere davvero per il cessate il fuoco, perché non può continuare così”.

Nel frattempo, nella Cisgiordania occupata, le agenzie delle Nazioni Unite e i notiziari riferiscono di aggressioni contro i palestinesi, le loro proprietà e la loro terra.

L’OCHA, l’agenzia ONU per gli aiuti umanitari, ha riferito di demolizioni avvenute giovedì a Umm ar Rihan.

Le forze israeliane hanno ucciso 428 palestinesi, tra cui 110 bambini, dal 7 ottobre fino al 1° aprile, in tutta la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, di cui 131 dall’inizio del 2024.

Inoltre, i coloni israeliani hanno ucciso nove persone e sia le forze israeliane che i coloni hanno ucciso tre persone, secondo l’ultimo aggiornamento dell’OCHA.

Nello stesso periodo, circa 4.760 palestinesi sono stati feriti, tra cui almeno 739 bambini, la maggior parte per mano delle forze israeliane, ha dichiarato l’agenzia ONU.

Secondo il Club dei prigionieri palestinesi, dal 7 ottobre sono morti anche 11 palestinesi nelle carceri israeliane, principalmente a causa di negligenze mediche o abusi, ha riferito l’OCHA.

Luci illuminano le tende degli sfollati nel quartiere di Tal Al-Sultan, nel sud della Striscia di Gaza.

Il Consiglio per i diritti umani voterà sulle sanzioni israeliane

Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, composto da 47 membri, si appresta a votare diverse bozze di risoluzione relative alla guerra a Gaza nell’ultimo giorno della sua sessione in corso a Ginevra.

Le bozze includono una che chiede un embargo sulle armi a Israele, presentata a seguito dell’attacco missilistico di un drone israeliano contro tre veicoli di un convoglio di aiuti che ha ucciso tutti e sette i passeggeri della World Central Kitchen all’inizio di questa settimana a Gaza.

Il convoglio stava consegnando aiuti alimentari d’emergenza provenienti da Cipro per scongiurare l’incombente carestia nel nord di Gaza.

Secondo le disposizioni della bozza di risoluzione, il Consiglio inviterebbe tutti gli Stati “a cessare la vendita, il trasferimento e la deviazione di armi, munizioni e altre attrezzature militari a Israele, la Potenza occupante, al fine di prevenire ulteriori violazioni del diritto umanitario internazionale e violazioni e abusi dei diritti umani”.

Per saperne di piu’:

https://www.un.org/en/situation-in-occupied-palestine-and-israel

https://www.ochaopt.org/

https://www.who.int/emergencies/situations/conflict-in-Israel-and-oPt

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