Trascrizione
Kaag
Hello maybe 2 brief introductory remarks.
I’ve just had the opportunity to brief, of course, the Council of Foreign Ministers on the Security Council Resolution 2720 on the facilitation expedition and acceleration of humanitarian assistance into Gaza, as well as negotiations around the establishment of a mechanism which is supposed to verify and monitor.
Obviously, we’ve talked a lot about the very dire humanitarian situation and conditions inside Gaza, all aspects of security that obviously affect also our ability, that of my UN colleagues in country to deliver assistance.
I would say strong support was issued for the mission, for efforts on the ground, and obviously I’ve also exchanged a number of suggestions in response to questions raised by Ministers of Foreign Affairs.
Q:
About the situation in Gaza. Many ministers, they said we have to avoid the extension of the Israelian operation to Rafah because it will be a disaster. What do you think about the situation? Is this warning justified?
Kaag
I think the United Nations has been very clear that currently, an extension of military operation in Rafah will have very dire humanitarian consequences for the innocent civilians that are there. At the same time, we hear very clearly of course, the different voices from the Israeli war cabinet, their intent to proceed, the timing, it seems to be a matter of discussion.
Q:
And what about the more than one million persons gathered in Rafah. How could this assumed and planned operation affect the situation there? Especially with the tension that has been happening already with Egypt.
Kaag
I think the Secretary General has been very clear that the potential consequences of such an operation at present time would be disastrous. There are more than a million people crammed in Rafah. It’s not intended for a million people in shelters, in random sort of plastic sheeted constructions. Health conditions are very worrisome. We know that aid is not sufficient to get in. It’s harder and harder to distribute.
We also have to acknowledge the fact that the security conditions, separate from military operations, due to what is called self-distribution by desperate civilians, but also looting and criminalization, is hampering efforts by the humanitarian community – UN and international or local NGOs – to deliver assistance to the people that actually need it. It is deeply, deeply troubling.
Q:
About UNRWA. What do you think about this support for UNRWA? We know that you insist that we need this agency. There is no replacement for peace agency. What do you think about this?
Kaag
I think the UN has been very clear. The Secretary General has immediately expressed his deep concerns about the allegations and has stressed the importance of an independent investigation which is taking place right now by the Office of Internal Oversight.
Separately, he has appointed former Minister of Foreign Affairs [of France], Catherine Colonna, to lead what is called the neutrality review.
So, the the allegations are horrible of course, for a UN organisation.
At the same time, it’s also very clear when you look at the ability of the international humanitarian community to deliver assistance in Gaza right now, there is no substitute for UNWRA’s role at present. And I have reiterated that today. A number of ministers, of course, have also stressed that, but they’re still negotiating about their own collective text. Thank you.
Q:
You did an appeal to renew financing while a couple of member states decided to postpone their funding.
Kaag
I did not appeal for any financing. I never mentioned financing at all. Being a former minister of finance, it might be funny to you, but I did not talk finance.
Q:
Do you miss The Hague with the current political issues?
Kaag
I look at it with a lot of interest. From a decent distance.
Traduzione in Italiano
Kaag
Salve, forse due brevi osservazioni introduttive.
Ho appena avuto l’opportunità di informare, ovviamente, il Consiglio dei Ministri degli Esteri sulla Risoluzione 2720 del Consiglio di Sicurezza sulla facilitazione e l’accelerazione dell’assistenza umanitaria a Gaza, nonché sui negoziati per l’istituzione di un meccanismo di verifica e monitoraggio.
Ovviamente, abbiamo parlato molto della situazione umanitaria e delle condizioni all’interno di Gaza, di tutti gli aspetti della sicurezza che ovviamente influenzano anche la nostra capacità e quella dei miei colleghi delle Nazioni Unite nel Paese di fornire assistenza.
Direi che è stato espresso un forte sostegno alla missione, agli sforzi sul campo, e ovviamente ho anche scambiato una serie di suggerimenti in risposta alle domande poste dai Ministri degli Affari Esteri.
D:
A proposito della situazione a Gaza. Molti ministri hanno detto che dobbiamo evitare l’estensione dell’operazione israeliana a Rafah perché sarebbe un disastro. Cosa pensa della situazione? Questo avvertimento è giustificato?
Kaag
Credo che le Nazioni Unite siano state molto chiare sul fatto che, attualmente, un’estensione dell’operazione militare a Rafah avrà conseguenze umanitarie molto gravi per i civili innocenti che si trovano lì. Allo stesso tempo, sentiamo molto chiaramente le diverse voci del gabinetto di guerra israeliano, la loro intenzione di procedere, la tempistica, sembra essere una questione di discussione.
D:
E che dire dell’oltre un milione di persone radunate a Rafah. Come potrebbe questa operazione ipotizzata e pianificata influenzare la situazione in quel luogo? Soprattutto con le tensioni che si sono già verificate con l’Egitto.
Kaag
Credo che il Segretario Generale sia stato molto chiaro sul fatto che le potenziali conseguenze di un’operazione del genere in questo momento sarebbero disastrose.Ci sono più di un milione di persone stipate a Rafah.Non è previsto un milione di persone in rifugi, in costruzioni casuali con teli di plastica. Le condizioni sanitarie sono molto preoccupanti. Sappiamo che gli aiuti non sono sufficienti per entrare.È sempre più difficile distribuirli.
Dobbiamo anche riconoscere che le condizioni di sicurezza, a prescindere dalle operazioni militari, a causa della cosiddetta autodistribuzione da parte di civili disperati, ma anche dei saccheggi e della criminalizzazione, stanno ostacolando gli sforzi della comunità umanitaria – ONU e ONG internazionali o locali – per fornire assistenza alle persone che ne hanno effettivamente bisogno. È profondamente, profondamente preoccupante.
Kaag
Penso che le Nazioni Unite siano state molto chiare sul fatto che, attualmente, un’estensione dell’operazione militare a Rafah avrà conseguenze umanitarie molto gravi per i civili innocenti che si trovano lì. Allo stesso tempo, sentiamo molto chiaramente le diverse voci del gabinetto di guerra israeliano, la loro intenzione di procedere, la tempistica, sembra essere una questione di discussione.
D:
A proposito dell’UNRWA.Cosa pensa di questo sostegno all’UNRWA? Sappiamo che insistete sul fatto che abbiamo bisogno di questa agenzia. Non c’è un sostituto per l’agenzia per la pace.Cosa ne pensa?
Kaag
Penso che le Nazioni Unite siano state molto chiare. Il Segretario Generale ha immediatamente espresso la sua profonda preoccupazione per le accuse e ha sottolineato l’importanza di un’indagine indipendente che si sta svolgendo proprio in questi giorni da parte dell’Ufficio di supervisione interna.
Separatamente, ha nominato l’ex Ministro degli Affari Esteri [della Francia], Catherine Colonna, per guidare la cosiddetta revisione della neutralità.
Quindi, le accuse sono orribili, ovviamente, per un’organizzazione delle Nazioni Unite.
Allo stesso tempo, è anche molto chiaro che, se si considera la capacità della comunità umanitaria internazionale di fornire assistenza a Gaza in questo momento, il ruolo dell’UNWRA non può essere sostituito.E l’ho ribadito oggi.Anche diversi ministri, ovviamente, lo hanno sottolineato, ma stanno ancora negoziando il loro testo collettivo. Grazie.
Q:
Avete fatto un appello per rinnovare i finanziamenti mentre un paio di Stati membri hanno deciso di rinviare i loro finanziamenti.
Kaag
Non ho fatto appello a nessun finanziamento. Non ho mai parlato di finanziamenti. Essendo un ex ministro delle Finanze, potrebbe essere divertente per lei, ma non ho parlato di finanziamenti.
Q:
Le manca L’Aia con le attuali questioni politiche?
Kaag
La guardo con molto interesse. Da una discreta distanza.