La Striscia di Gaza: 100 giorni di morte, distruzione e sfollamento Dichiarazione del Commissario Generale di UNRWA PHILIPPE LAZZARINI

“La morte di massa, la distruzione, lo sfollamento, la fame, la perdita e il dolore degli ultimi 100 giorni stanno macchiando la nostra umanità condivisa”.
“Sono passati 100 giorni dall’inizio della devastante guerra che ha ucciso e sfollato la popolazione di Gaza, a seguito degli orribili attacchi che Hamas e altri gruppi hanno compiuto contro la popolazione di Israele. Sono stati 100 giorni di calvario e ansia per gli ostaggi e le loro famiglie.
“Negli ultimi 100 giorni, i bombardamenti sostenuti sulla Striscia di Gaza hanno provocato lo sfollamento di massa di una popolazione che si trova in uno stato di flusso – costantemente sradicata e costretta ad andarsene da un giorno all’altro, per poi trasferirsi in luoghi altrettanto insicuri. Si è trattato del più grande sfollamento del popolo palestinese dal 1948.
“Questa guerra ha colpito più di 2 milioni di persone – l’intera popolazione di Gaza. Molti porteranno cicatrici per tutta la vita, sia fisiche che psicologiche. La stragrande maggioranza, compresi i bambini, è profondamente traumatizzata.
“I rifugi dell’UNRWA, sovraffollati e insalubri, sono diventati la “casa” di oltre 1,4 milioni di persone. Manca tutto, dal cibo all’igiene alla privacy. Le persone vivono in condizioni disumane, dove le malattie si diffondono, anche tra i bambini. Vivono nell’invivibilità, con l’orologio che corre veloce verso la carestia.
“La situazione dei bambini di Gaza è particolarmente straziante.Un’intera generazione di bambini è traumatizzata e ci vorranno anni per guarire. Migliaia sono stati uccisi, mutilati e rimasti orfani. Centinaia di migliaia sono privati dell’istruzione.
Il loro futuro è in pericolo, con conseguenze di vasta portata e di lunga durata.
“La crisi a Gaza è un disastro causato dall’uomo, aggravato da un linguaggio disumanizzante e dall’uso di cibo, acqua e carburante come strumenti di guerra. L’operazione umanitaria è diventata rapidamente una delle più complesse e impegnative al mondo; in gran parte a causa di procedure macchinose per l’ingresso degli aiuti nella Striscia di Gaza e di una miriade di ostacoli alla distribuzione sicura e ordinata degli aiuti, comprese le ostilità in corso. Gli aiuti umanitari da soli non saranno sufficienti per invertire una carestia incombente.È necessario consentire anche un flusso di beni commerciali.
“Il diritto internazionale umanitario, istituito per proteggere i civili e regolare la condotta delle ostilità, viene regolarmente violato.Negli ultimi tre mesi sono stati colpiti civili e infrastrutture civili, compresi ospedali e rifugi dell’UNRWA, uccidendo centinaia di civili e ferendone migliaia. Le installazioni dell’UNRWA dovrebbero essere protette in ogni momento e fornire la protezione che i civili cercano.Non dovrebbero mai essere usate per scopi militari da nessuna delle parti.
“Nonostante i ripetuti appelli, non è ancora in vigore un cessate il fuoco umanitario per fermare le uccisioni di persone a Gaza e consentire la consegna sicura di cibo, medicine, acqua e ripari.
L’inizio dell’inverno rende la vita ancora più insopportabile, soprattutto per coloro che vivono all’aperto.
“Gli operatori umanitari, tra cui 146 miei colleghi dell’UNRWA, sono stati uccisi insieme a medici, giornalisti e bambini: nessuno è stato risparmiato.Interi quartieri residenziali, luoghi di culto ed edifici storici sono stati rasi al suolo, cancellando secoli di storia, di civiltà e di memoria.
“Per la gente di Gaza, gli ultimi 100 giorni sono sembrati 100 anni.
“È giunto il momento di ripristinare il valore della vita umana”.
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