Messaggio del Segretario Generale per la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale

In occasione della Giornata Internazionale contro la discriminazione razziale, il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha lanciato un appello vibrante, esortando il mondo a riflettere sull’imperversante piaga del razzismo che, come un virus, si insinua nelle società di tutto il globo.

Quest’anno, l’attenzione si concentra in modo specifico sulle persone di origine africana, un gruppo che vive le conseguenze di una lunga storia di razzismo sistemico e istituzionale. Le parole del Segretario Generale risuonano come una chiamata all’azione, sottolineando la necessità di un cambiamento radicale che inizi dall’ascolto e dal valorizzare le voci e le esperienze delle comunità africane e afro-discendenti.

La giornata di riflessione si estende oltre il semplice riconoscimento del problema. È un invito a considerare le proprie azioni e le politiche pubbliche, nonché a confrontarsi con i pregiudizi presenti anche negli strumenti tecnologici di oggi.

Il messaggio inviato è chiaro: il razzismo non è un problema isolato o limitato a certe aree del mondo. È una questione globale che richiede una risposta globale. Questo impegno richiede più che semplici parole; richiede azioni concrete, politiche inclusive e, soprattutto, una volontà collettiva di ascoltare, imparare e agire.

Nel sollecitare tutti a contribuire alla costruzione di un mondo fondato sulla dignità, la giustizia e l’uguaglianza, il Segretario Generale sottolinea che il cammino verso l’eliminazione della discriminazione razziale è sia un dovere morale che una necessità urgente. Il futuro che ci attende dovrebbe essere libero da pregiudizi, un futuro in cui ogni comunità, indipendentemente dalle sue origini, possa prosperare e contribuire al bene comune dell’umanità.

 

 

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