Ucraina, la Ripresa 2023 – Salute e Protezione sociale

In occasione della Giornata Internazionale della Memoria del Disastro di Cernobyl, ricordiamo che la guerra in Ucraina sta avendo impatti devastanti sulla salute e sul benessere delle persone. Fin dal suo inizio, le Nazioni Unite stanno lavorando per ripristinare le capacità degli ospedali a garantire cure essenziali e per fornire protezione sociale.

In primo luogo, nel 2023 oltre 2.000 strutture mediche hanno ricevuto attrezzature e forniture sanitarie. Oltre cinque milioni di madri e bambini hanno avuto accesso ai servizi di assistenza sanitaria primaria grazie ai programmi delle Nazioni Unite. L’ONU ha anche sostenuto l’immunizzazione e la prevenzione delle epidemie di malattie infettive, nonché la risposta al cancro e alle malattie non trasmissibili. Infine, è stato sostenuto il governo ucraino nello sviluppo e nell’attuazione di politiche nazionali. In particolare per fornire servizi di salute mentale e supportare l’innovazione nei servizi e nelle tecnologie sanitarie per l’Ucraina. 

Un’area d’ intervento fondamentale per le Nazioni Unite e il governo ucraino nel 2023 ha continuato ad essere l’analisi e la progettazione di riforme politiche per facilitare la transizione dall’assistenza umanitaria a un sistema nazionale di protezione sociale rafforzato e maggiormente in grado di dare priorità ai benefici sociali e all’assistenza.

Esempi di iniziative di successo sono state la PeReHID e la Better Care. La prima è stata una partnership innovativa tra le Nazioni Unite, Il Ministero delle Politiche Sociali e Il fondo Pensioni dell’Ucraina. In particolare, l’iniziativa è stata in grado di fornire a 374.000 pensionati residenti in comunità vicine al fronte, la possibilità di raggiungere una soglia pensionistica di 3.250 UAH/mese, al fine di garantire uno standard di vita minimo. La seconda, invece, era incentrata sul benessere dei bambini. L’ONU ha sostenuto il governo a condurre un monitoraggio su larga scala di 2.429 bambini che a causa della guerra si sono ritrovati sfollati all’interno del Paese o sono diventati rifugiati all’estero.

Tra le sfide specifiche del settore della protezione sociale resta cruciale la grave carenza di professionisti qualificati. In particolare di assistenti sociali, che svolgono un ruolo cruciale nella fornitura di servizi essenziali. 

 

 

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