UNESCO: al via il Decennio 2021-2030 dedicato agli oceani

La Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO (IOC-UNESCO) ha dato il via al Decennio 2021-2030 per tutelare gli oceani e rivoluzionare l’uso delle scienze oceaniche in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

L’evento “A Brave New Ocean” del 3 febbraio scorso ha riunito esperti e leader da tutto il mondo per mettere in luce le sfide e le opportunità che la scienza può offrire per costruire un mondo post-COVID-19 più forte.

“La crisi del COVID-19 deve essere un campanello d’allarme a livello globale,” ha sottolineato Audrey Azoulay, Direttore Generale dell’UNESCO. “Dobbiamo rimodellare la nostra relazione con la natura e gli altri esseri viventi. Dobbiamo reinventare la nostra relazione con gli oceani.”

Dall’equatore ai poli, lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello del mare, il riscaldamento degli oceani e altri processi stanno distruggendo gli ecosistemi marini sul nostro pianeta.

Il Rapporto speciale su oceano e criosfera del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) ha rivelato queste tendenze allarmanti, mettendone in luce le ripercussioni in assenza di misure globali a tutela della salute degli oceani.

Nonostante il valore e lo stato dei nostri oceani, la ricerca in questo campo non riceve finanziamenti sufficienti. Il Decennio del Mare 2021-2030 si propone quindi di sostenere la ricerca e implementare azioni urgenti per proteggere gli oceani.

Per raggiungere l’obiettivo entro il 2030, occorrerà un approccio multidisciplinare che attraversi tutti i settori nel campo delle scienze oceaniche. Partenariati e cooperazione a livello internazionale saranno dunque al cuore del programma decennale, che coinvolgerà anche le comunità indigene, spesso a più alto rischio a causa dei cambiamenti climatici.

Scopri di più sul Decennio delle Scienze del Mare: https://decenniodelmare.it/

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