WFP: In Sudan raggiunge un milione di persone con assistenza alimentare salvavita nonostante le sfide di accesso e insicurezza

PORT SUDAN – L’agenzia ONU World Food Programme ha fornito assistenza alimentare di emergenza a più di un milione di persone in Sudan nelle sei settimane dalla ripresa delle operazioni il 3 maggio. Il WFP aveva brevemente sospeso le operazioni allo scoppio del conflitto, ma da allora ha rapidamente aumentato le distribuzioni di cibo, fornendo assistenza salvavita in 14 dei 18 Stati mentre continuano i combattimenti e la situazione umanitaria peggiora sempre di più.

“I bisogni umanitari hanno raggiunto livelli record in Sudan mentre non ci sono segnali di fine del conflitto”, ha detto Eddie Rowe, Direttore del WFP in Sudan.

“Il WFP sta facendo tutto il possibile per fornire assistenza salvavita a milioni di persone in Sudan e altre migliaia che sono fuggite nei paesi vicini, ma non possiamo farlo da soli. Il mondo deve ora agire in maniera unitaria per fornire le risorse a sostegno del popolo del Sudan nel momento del bisogno”.

Il WFP sta rapidamente espandendo la distribuzione dell’assistenza alimentare di emergenza in tutto il paese. Nello specifico:

• Il WFP sta espandendo le sue operazioni per sostenere nei prossimi sei mesi 5,9 milioni di persone colpite dal conflitto in tutto il Sudan. A questo fine, il WFP ha urgente bisogno di finanziamenti per 409 milioni di dollari.

• Il 9 giugno a Wad Madani (Stato di Gezira), il WFP ha fornito supplementi nutrizionali e assistenza alimentare di emergenza a quasi 300 bambini e adolescenti rimasti orfani e ai loro assistenti che sono stati evacuati dall’orfanotrofio Mygoma di Khartoum, dove decine di bambini sono tragicamente morti nelle prime settimane del conflitto.

• Nello stato di Khartoum, la scorsa settimana il WFP ha fornito assistenza alimentare a 24.000 residenti nella località di Karrari, a nord-est di Omdurman. Un totale di 50.000 persone intrappolate dai combattimenti nell’area metropolitana di Khartoum hanno finora ricevuto sostegno. Il WFP prevede di sostenere 500.000 persone nello stato di Khartoum, quando le condizioni di sicurezza lo permetteranno.

• Il WFP ha organizzato distribuzioni di cibo nelle aree che accolgono il maggior numero di persone in fuga da Khartoum. Il WFP ha completato le distribuzioni di cibo d’emergenza per 32.000 persone a Shendi, nello stato del fiume Nilo, e per 8.000 persone a Wadi Halfa, nello stato settentrionale, al confine con l’Egitto. Sono in corso le distribuzioni ad Atbara, Elmatama e Berber nello stato del fiume Nilo e nello stato di Gezira. Sono in corso, inoltre, piani per fornire assistenza alimentare a Merowe e Dongola, nello Stato settentrionale.

• Nel Darfur, il WFP ha fornito assistenza alimentare e supplementi nutrizionali a oltre 375.000 persone nel Darfur meridionale, settentrionale, centrale e orientale. Ci sono stati alcuni progressi nell’accesso, in particolare nel Nord Darfur, dove circa 16.500 persone in aree difficili da raggiungere a Shangil, Tobiya e Shedad hanno ricevuto razioni alimentari di emergenza. Le prime consegne di aiuti tra le linee del fronte nel Darfur sono avvenute il 10 giugno in aree controllate dalle diverse parti in conflitto.

• Il 16 giugno ha avuto luogo il primo movimento transfrontaliero di merci dall’Egitto al Sudan. Il valico di frontiera tra Egitto e Sudan sarà un corridoio umanitario per tutti i partner umanitari.

• Il WFP ha operazioni per sostenere i rifugiati dal Sudan in tutti i paesi limitrofi: Ciad, Repubblica Centrafricana (CAR), Egitto, Etiopia e Sud Sudan. Più di 500.000 persone sono fuggite dal Sudan dall’inizio del conflitto e il WFP ha fornito assistenza a oltre 248.000 persone in tutti e cinque i paesi.

• L’inizio della stagione delle piogge in Ciad e nella Repubblica Centrafricana sta creando nuovi ostacoli al sostegno del WFP ai nuovi arrivati dal Sudan, poiché l’accesso via terra diventa sempre più difficile a causa delle piogge. In Ciad, il WFP sta accelerando l’approvvigionamento alimentare e preposizionando il cibo alle frontiere e allestendo un importante hub logistico a Farchana, vicino al confine con il Sudan, a sostegno della risposta all’emergenza.UN Photo/Eskinder Debebe

• Nella Repubblica Centrafricana le condizioni di sicurezza lungo il confine con il Sudan sono instabili e in deterioramento. Per chi arriva dal Sudan, la risposta umanitaria coordinata e a guida UNHCR e governo sta aiutando rifugiati e rimpatriati a trasferirsi dal confine a Birao, a circa 65 km di distanza. Tuttavia, Birao sarà presto accessibile solo per via aerea a causa delle piogge, con un notevole aumento dei costi operativi. Il WFP sta preposizionando cibo e supportando voli cargo di emergenza per Birao.

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