Dichiarazione di Roma “Pace e Diritti Umani”

DICHIARAZIONE DI ROMA “PACE E DIRITTI UMANI”

 

Sapienza Università di Roma, 13 dicembre 2023

 

 

Rafâa Ben Achour Giudice della Corte Africana dei Diritti dell’Uomo e dei Popoli

Sergio Garcia Ramírez Presidente emerito della Corte Interamericana dei Diritti Umani

Guido Raimondi ex Presidente della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo

 

nella loro qualità di vincitori del Sapienza Human Rights Award

considerando che

i tre principali sistemi regionali di protezione dei diritti umani, uniti nel richiamo al principio dell’universalità dei diritti fondamentali della persona umana, rappresentano la cultura e l’identità giuridica dei tre continenti di riferimento, l’Africa, l’America e l’Europa;

 

la Corte Africana dei Diritti dell’Uomo e dei Popoli, la Corte Interamericana dei Diritti Umani e la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo hanno promosso il continuo sviluppo del diritto internazionale dei diritti umani grazie alla loro innovativa e complementare giurisprudenza che ha trasformato in “diritto vivente” i tre strumenti istitutivi a carattere regionale;

 

tale unica, straordinaria e irripetibile esperienza dei tre sistemi regionali, come da ultimo solennemente riaffermato nella Dichiarazione di San José di Costarica adottata il 18 luglio 2018, trova un fondamento unitario universale nel rispetto e nella promozione della libertà e della dignità intrinseca in ogni essere umano, nella sua dimensione individuale e collettiva, proclamato dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo il 10 dicembre 1948 che celebra il suo 75° anniversario;

allarmati dal fatto che

il suddetto imperativo giuridico categorico è oggi messo in discussione da guerre, violazioni gravi di norme imperative, emergenze umanitarie senza precedenti, intolleranza e doppi standard tanto che si discute dell’inizio di una “post human rights era” e che il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha parlato di una “crisi di umanità”;

preoccupati dallo

scetticismo crescente in alcuni governi che crea un rischio di regressione nelle garanzie dei diritti umani;

riaffermano solennemente in questa occasione

l’insostituibile ruolo dei diritti umani, anche e soprattutto in questa fase critica e dolorosa delle relazioni internazionali, diritti che devono essere rispettati da tutti gli attori internazionali sia in tempo di pace che in tempo di conflitti interni ed internazionali;

 

e ricordano a tutte le persone di buona volontà che

 

l’instaurazione di relazioni internazionali fondate sul divieto di aggressione e sul rispetto del principio di autodeterminazione dei popoli costituisce la precondizione essenziale per il godimento e l’esercizio effettivo dei diritti fondamentali e per la promozione ed il mantenimento della pace.

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