Diritti umani/Italia – Attuare la legislazione contro la discriminazione razziale durante eventi sportivi, raccomanda la Relatrice speciale del Comitato ONU per l’eliminazione della discriminazione razziale

Il Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale (CERD) ha presentato il 31 agosto 2023 i risultati di missioni svolte in alcuni Stati tra cui l’Italia. Presentando il rapporto nella sua veste di esperta del Comitato e Relatrice per l’Italia, Régine Esseneme ha esposto le raccomandazioni del CERD all’Italia, ammonendo circa la necessità che Roma applichi la legislazione in vigore contro la discriminazione razziale durante le manifestazioni sportive.

Dal rapporto del CERD emerge che tale fenomeno è molto diffuso soprattutto nel calcio, dove gli atleti provenienti da Paesi africani sono i più colpiti. L’eserta ha inoltre espresso preoccupazione circa gli effetti discriminatori di due leggi italiane recentemente entrate in vigore. Difatti, la legge sull’immigrazione e la sicurezza del 2018 e la più recente legge Cutro di quest’anno diminuiscono sensibilmente le tutele per i migranti nel Paese, ostacolando anche le operazioni di soccorso e salvataggio in mare dei migranti nella zona SAR di competenza italiana. Pertanto, secondo il CERD è necessario che l’Italia adotti tutte le misure necessarie per contrastare le violazioni dei diritti umani perpetrate a danno dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Infine, secondo la Esseneme in Italia non sarebbe stato riscontrato il fenomeno della chiusura dei conti correnti per motivi legati alla discriminazione raziale.

Mehrdad Payandeh, esperto del Comitato e Co-Rapporteur per l’Italia, ha poi espresso preoccupazione circa la normalizzazione dell’incitamento all’odio raziale nella narrazione politica italiana, sottolineato l’urgente necessità di dare attuazione alla vigente legislazione volta a contrastare fenomeni di odio e di aggressione raziale durante gli eventi calcistici.

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