Gli esperti del Comitato per l’eliminazione della discriminazione contro le donne lodano l’Italia per l’architettura di genere

Gli esperti del Comitato per l’eliminazione della discriminazione contro le donne lodano l’Italia per l’architettura di genere

 

Il Comitato per l’eliminazione della discriminazione contro le donne ha esaminato il 1 febbraio l’ottavo rapporto periodico dell’Italia. Gli esperti del Comitato hanno elogiato lo Stato per la sua solida architettura di genere, ponendo al contempo domande sulla tratta di esseri umani e sulla parità di genere in politica.

Un esperto del Comitato ha elogiato l’Italia per la sua architettura di genere, conforme alla Convenzione. L’architettura di genere è composta dal Ministero delle Pari Opportunità, dal Dipartimento per le Pari Opportunità direttamente collegato al Primo Ministro e dal Comitato interministeriale per i diritti umani. La struttura politica e istituzionale era solida ma complessa.

Un altro esperto del Comitato ha affermato che l’Italia è all’avanguardia nell’accoglienza dei rifugiati. Molte donne sono state vittime di tratta durante diverse fasi del loro viaggio. Come faceva lo Stato parte a garantire a queste donne l’accesso alla protezione in ogni circostanza? Le organizzazioni non governative erano autorizzate a condurre colloqui con le persone trafficate per assisterle? Come è stata condotta la valutazione del rischio individuale prima degli allontanamenti forzati? In che modo lo Stato parte intende attuare un processo di referral e identificazione in tutta Italia e rafforzare la capacità del sistema di accoglienza?

Un Esperto ha deplorato la lentezza dei progressi compiuti dall’Italia in materia di rappresentanza politica. La legge elettorale del 2017 ha imposto una quota del 40% per le liste elettorali. Tuttavia, queste regole non sono state rispettate. In questa legislatura ci sono meno donne in Parlamento rispetto alla precedente. Perché non è stata raggiunta la parità del 50 per cento? Quali misure ha previsto di adottare lo Stato parte per incoraggiare la parità a tutti i livelli? Quante commissioni permanenti del Parlamento erano presiedute da donne?

La delegazione ha dichiarato che è stato adottato un approccio coordinato per identificare i casi di tratta e le vittime e per proteggere le potenziali vittime. Il passo più importante è stato il coordinamento delle forze al momento dell’accoglienza dei migranti sulle coste. Le forze di polizia erano presenti in tutte le 106 province e avevano agito in collaborazione con altri enti. Quando le vittime venivano identificate, venivano avvicinate con interpreti e mediatori culturali. Le vittime potevano poi essere accompagnate nei centri di accoglienza, creati per proteggere le vittime della tratta. L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni ha effettuato colloqui con i mediatori culturali.

 

La delegazione ha affermato che si è registrata una diminuzione della rappresentanza femminile in parlamento. Tuttavia, le prime elezioni dopo la riforma avevano ridotto il numero dei parlamentari, quindi era difficile confrontare con precisione i dati. Per la prima volta in Italia c’è un Presidente del Consiglio donna e anche il leader dell’opposizione è una donna, a dimostrazione che la rappresentanza femminile è presente nella vita politica italiana. Durante le elezioni sono state realizzate misure e iniziative significative per consentire una maggiore partecipazione delle donne. La tendenza è positiva e si prevede un ulteriore miglioramento per raggiungere finalmente un equilibrio.

 

Fabrizio Petri, presidente del Comitato interministeriale per i diritti umani dell’Italia e capo della delegazione, presentando il rapporto, ha affermato che l’Italia ha adottato politiche concrete per rafforzare l’integrazione di genere in tutte le sue azioni e misure, anche integrando la prospettiva di genere in tutto il piano nazionale di ripresa e resilienza. L’Italia ha adottato la sua prima strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026.La legge di bilancio 2024 prevedeva uno stanziamento complessivo di 141 milioni di euro per il Dipartimento per le Pari Opportunità, di cui oltre 96 milioni di euro dedicati al contrasto della violenza di genere; circa 20 milioni di euro dedicati al contrasto della tratta di esseri umani; 18,5 milioni di euro destinati alla spesa per interventi di promozione delle pari opportunità, alla formazione di casalinghe e casalinghi e all’attuazione della strategia nazionale per la parità di genere. È stato inoltre introdotto un nuovo bonus per gli asili nido e una maggiore tutela della maternità e della paternità.

 

In conclusione, Petri ha ringraziato il Comitato per il dialogo che è stato estremamente interessante. È stato un onore fornire al Comitato informazioni sugli sforzi che l’Italia sta compiendo.

 

Ana Peláez Narváez, Presidente del Comitato, ha ringraziato la delegazione per il dialogo costruttivo con il Comitato, che ha permesso di comprendere meglio la situazione delle donne e delle ragazze in Italia.

 

La delegazione italiana era composta da rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; del Ministero dell’Interno; del Ministero della Giustizia; del Ministero dell’Istruzione e del Merito; del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; del Ministero della Salute; del Senato della Repubblica; della Camera dei Deputati; dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo; della Presidenza del Consiglio dei Ministri; dell’Istituto Nazionale di Statistica; dell’Autorità Garante per le Comunicazioni; della Missione Permanente d’Italia presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra.

Per una completa copertura dei lavori e scaricare il rapporto:

https://www.ohchr.org/en/news/2024/02/experts-committee-elimination-discrimination-against-women-commend-italy-gender

https://tbinternet.ohchr.org/_layouts/15/treatybodyexternal/Download.aspx?symbolno=CEDAW%2FC%2FITA%2F8&Lang=en

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