La risposta ONU ai terremoti in Turchia e Siria

I terremoti che hanno colpito Turchia e Siria sono uno dei più grandi disastri naturali dei nostri tempi. Decine di migliaia sono le vittime e i feriti. Migliaia di edifici sono crollati. Decine di migliaia sono le persone esposte al freddo glaciale dell’inverno. Scuole e ospedali sono stati distrutti. I bambini hanno subito un terribile trauma.

L’ONU e i suoi enti già sul posto sono intervenuti prontamente. Stiamo impiegando esperti nella valutazione di disastri, organizzando squadre di ricerca e salvataggio, fornendo primo soccorso, cibo, forniture mediche, coperte termiche e altri beni di prima necessità. Il Sottosegretario generale per gli affari umanitari e coordinatore degli aiuti di emergenza Martin Griffiths è attualmente in visita nelle aree colpite dal terremoto.

Circa 130 squadre, tra cui quelle certificate dall’International Search and Rescue Advisory Group e altre squadre internazionali di ricerca e soccorso urbano (USAR) sono impiegate in Turchia, contando di 7716 addetti a ricerca e soccorso e 222 cani da soccorso. Sono in arrivo altre 57 squadre USAR internazionali. Su richiesta del governo, due squadre dell’ONU per la valutazione e il coordinamento dei disastri (UNDAC), per un totale di 50 membri, sono impiegate a Gaziantep e in quattro hub nell’area colpita a supporto della coordinazione delle operazioni USAR. Un’altra squadra UNDAC è arrivata in Siria e lavora ad Aleppo, Homs e Latakia a supporto degli interventi in quelle sedi.

A partire dal terremoto, l’ONU ha coordinato operazioni di pronto soccorso transfrontaliere e ha mandato oltre 50 camion di sussidi essenziali in Siria nord orientale. Ma serve molto altro. Dei beni di prima necessità fanno parte anche macchine pesanti per la rimozione di macerie, forniture mediche, rifugi, riscaldamento, cibo di emergenza e assistenza igienico sanitaria.

Questo lavoro si sta svolgendo in stretta collaborazione con l’UE che sta agendo prontamente per assistere i più vulnerabili.

Ci impegniamo a fare ancora di più. Per fornire assistenza necessitiamo di accesso e risorse. Per far partire gli interventi abbiamo stanziato 50 milioni di dollari dal fondo ONU per le emergenze. Lanceremo presto un Flash Appeal per il sostegno dei donatori alle persone colpite in Siria.

Di seguito troverete alcune recenti dichiarazioni e notizie. Condivideremo ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni.

Grazie per la vostra continua collaborazione e supporto.

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