L’Italia nel progetto congiunto UNESCO-Commissione EU sull’educazione contro l’antisemitismo

Oggi, UNESCO e Commissione Europea lanciano un Progetto biennale per affrontare l’antisemitismo attraverso attività educative locali in Europa, dove le comunità ebraiche avvertono crescenti minacce alla loro sicurezza. Finanziato dalla Commissione e supportato dall’Ufficio OSCE per le istituzioni democratiche e i diritti umani, il progetto, a uida UNESCO, sarà attuato in 12 Stati Membri dell’Unione Europea: Austria, Belgio (Vallonia-Bruxelles), Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania (Baden-Wurttemberg e Schleswig-Holstein), Grecia, Italia, Romania, Slovenia e Spagna.

L’UNESCO collaborerà con le autorità locali per formare insegnanti, educatori, responsabili politici e organizzazioni della società civile su come contrastare l’antisemitismo nel contesto scolastico. L’obiettivo: rafforzare la capacità del sistema educativo di confrontarsi con temi quali teorie di cospirazione, pregiudizi e stereotipo antisemiti, discorsi di odio in rete e di rispondere a incidenti di antisemitismo.

Un rapporto pubblicato a marzo da B’nai B’rith International rivela che in tutta Europa vengono organizzate manifestazioni che diffondono in maniera aggressive antisemitismo e ideologie estremiste, glorificando i crimini dell’Olocausto. Si tratta di una tendenza dai risvolti allarmanti che prolifera in rete. Uno studio dell’UNESCO dello scorso anno mostra che il 16% di quanto pubblicato nei social media sull’Olocausto ha falsificato la storia; la percentuale sale al 49% su Telegram. Tra il  il 2020 e il 2021, una ricerca UE ha evidenziato un aumento di sette volte di pubblicazioni antisemitiche sui social media, e di tredici volte su piattaforme sociali tedesche.

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