Malta takes over Security Council presidency

Malta takes over Security Council presidency

Malta, one of the UN’s smallest member states, takes over the presidency of the UN Security Council on 1 February. The presidency of the Council is held by each of the members in turn for one month. It involves setting the agenda, presiding over its meetings and overseeing any crisis.

Malta took a seat as a non-permanent member of the UN Security Council on 1 January 2023.

Although Malta, with a population of 518,000 is the EU’s smallest Member State, it is not the smallest country to have had a seat on the Security Council.

Its population is almost five times bigger than that of St. Vincent and the Grenadines (104,332), which served on the Security Council from 2020-2022. Malta’s population is also similar in size to Capo Verde (588,000), a Security Council member between 1992-1993.

Security, sustainability and solidarity

There are 15 Council members in total. Five of these — China, France, the Russian Federation, the United Kingdom and the United States — are permanent members. The other 10 are elected by the General Assembly for two-year terms.

Malta, Ecuador, Japan, Mozambique and Switzerland were elected to the Security Council by the General Assembly last summer, for the next two years 2023-2024. Malta received 185 votes, which means 97.3% of votes cast.  It is the second time Malta has been elected to the Council, after previously serving 1983-1984, but Switzerland and Ecuador are newcomers to the Council.

Malta’s Minister for Foreign Affairs Ian Borg said in a statement after the election to the Council that Malta will be following three important principles: security, sustainability and solidarity.

“In our term in this Council we will seek to continue pushing forward issues such as child protection, the threat of climate change, the importance of literacy as a way of overcoming conflicts, and the important role of women among others”, Mr. Borg said.

 

***

Malta conquista la presidenza del consiglio di sicurezza

 

Malta, uno degli stati membri più piccoli dell’ONU, nel 1º febbraio conquista la presidenza del Consiglio di sicurezza dell’ONU. La presidenza del Consiglio è esercitata a turno da ciascuno dei membri per la durata di un mese. Quest’ultima consiste nell’organizzare i piani all’ordine del giorno, presiedere le sue riunioni e supervisionare qualsiasi crisi.

Malta ha ottenuto un seggio come membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 1º gennaio 2023.

Sebbene Malta, con 518.000 abitanti, sia lo stato membro più piccolo dell’UE. Non è il paese più piccolo ad aver avuto un seggio nel Consiglio di sicurezza.

La sua popolazione è quasi cinque volte più grande di quella di St. Vincent e Grenadine (104.332), che ha servito nel Consiglio di Sicurezza dal 2020 al 2022. La popolazione maltese è simile a quella del Capo Verde (588.000), un membro del Consiglio di Sicurezza a cavallo tra il 1992 e il 1993.

Sicurezza, sostenibilità e solidarietà

In totale, ci sono 15 membri del Consiglio. Tra i quali, cinque di questi sono membri permanenti: Cina, Francia, Federazione Russa, Regno Unito e Stati Uniti. Gli altri 10 sono eletti dall’Assemblea Generale con una durata di due anni.

Malta, Ecuador, Giappone, Mozambico e Svizzera sono stati eletti al Consiglio di Sicurezza dall’Assemblea Generale la scorsa estate, per i prossimi due anni, rispettivamente nel 2023-2024. Malta ha ricevuto 185 voti, il che significa il 97,3% dei voti espressi.  È la seconda volta che Malta viene eletta al Consiglio, dopo aver precedentemente prestato servizio nel 1983-1984, nonostante il nuovo arrivo al Consiglio di: Svizzera ed Ecuador.

Il Ministro degli Esteri maltese, Ian Borg, dopo le elezioni al Consiglio, ha annunciato in una dichiarazione che Malta seguirà tre principi importanti: sicurezza, sostenibilità e solidarietà.

“Nel nostro mandato in questo Consiglio cercheremo di continuare a portare avanti questioni come: la protezione dei bambini, la minaccia del cambiamento climatico, l’importanza dell’alfabetizzazione come una soluzione contro i conflitti e l’importante ruolo delle donne tra gli altri”, ha affermato il sig. Borg.

Attualità