Messaggio del SG per la Giornata della Terra – 22 aprile

IL SEGRETARIO GENERALE

MESSAGGIO PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA TERRA

22 aprile 2023

In occasione della Giornata Internazionale della Terra, riflettiamo sulla relazione più importante dell’umanità: quella con la natura.

Dall’aria che respiriamo all’acqua che beviamo, fino al suolo che produce il nostro cibo, la salute dell’umanità dipende dalla salute della Terra.

Eppure, sembriamo decisi a distruggere tutto.

Le nostre azioni stanno devastando foreste, giungle, terreni agricoli, zone umide, oceani, barriere coralline, fiumi, mari e laghi.

La biodiversità sta collassando, con un milione di specie sull’orlo dell’estinzione.

Dobbiamo porre fine a queste incessanti e insensate guerre contro la natura.

Abbiamo gli strumenti, la conoscenza e le soluzioni. Ma dobbiamo accelerare il passo.

Abbiamo bisogno di un’azione climatica accelerata con tagli alle emissioni più profondi e veloci per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius. Abbiamo anche bisogno di ampliare gli investimenti in adattamento e resilienza, soprattutto per i paesi e le comunità più vulnerabili che hanno fatto meno per causare la crisi.

Gli ecosistemi sani, dagli oceani e dai fiumi alle foreste e alle praterie, sono anche cruciali nella nostra lotta contro il cambiamento climatico. Mettiamoci al lavoro per implementare l’accordo storico sulla biodiversità dell’ONU per garantire che il 30 per cento della terra e dell’acqua della Terra sia protetto entro il 2030.

In ogni passo, i governi devono fare da guida. Ma anche le imprese, le istituzioni e la società civile hanno un ruolo vitale.

Infine, dobbiamo imparare dalla saggezza, dalla conoscenza e dalla leadership acquisite nel tempo dei popoli indigeni, con una storia più che millenaria nella gestione ambientale e che detengono molte delle soluzioni alle crisi climatiche e della biodiversità nel mondo.

In questa Giornata della Terra, esorto le persone di tutto il mondo a far sentire le loro voci: nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nelle comunità di fede, sui social media, e a chiedere ai leader di fare la pace con la natura.

Dobbiamo fare tutti la nostra parte per proteggere la nostra casa, per il bene delle persone e del pianeta, adesso e per le generazioni a venire.

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