San Marino fa proprie le parole di Guterres: cittadinanza onoraria a Liliana Segre

Volentieri pubblichiamo il contributo del giornalista David Oddone sulla concessione della cittadinanza onararia di San Marino a Liliana Segre.

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Non posso che rivolgere un sentito plauso alla Repubblica di San Marino che ancora una volta si dimostra Terra della Libertà di nome e di fatto. Il Consiglio Grande e Generale (Parlamento, ndr) ha infatti accolto all’unanimità l’Istanza d’Arengo (si tratta di richieste che arrivano direttamente dai cittadini, ndr) per il conferimento della cittadinanza onoraria sammarinese alla Senatrice Liliana Segre. Sottolineato nelle motivazioni come la senatrice italiana sia “senza dubbio una personalità di spessore e rappresentativa di alti valori umani e sociali; la sua esperienza di vita e testimonianza degli orrori dell’Olocausto parlano a tutto il Mondo, non solo a San Marino”. Ricordato dall’Aula come già in passato la Repubblica di San Marino abbia conferito cittadinanza onoraria ad Abramo Lincoln, nel 1860, a Giuseppe  Garibaldi nel 1861, e Thomas Woodrow Wilson, l’ultima, nel 1919. Quella a Segre è la prima conferita a  una donna. Aggiungo che il Titano, dopo avere messo in salvo diversi sfollati italiani durante la secondo guerra mondiale, si dimostra nuovamente amico sincero e leale dell’Italia e dell’Europa, facendo propri quei valori che oggi con estrema fatica l’Onu cerca di esportare in tutto il pianeta. Vorrei qui citare un passaggio di una interessante intervista che l’Osservatore Romano, circa un anno fa, aveva fatto al Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, che mi pare ancora particolarmente attuale: “La pandemia del Covid-19 non è soltanto un’emergenza sanitaria globale. Nelle ultime settimane c’è stata un’impennata delle teorie del complotto e dei sentimenti xenofobi. In alcuni casi sono stati presi di mira giornalisti, operatori sanitari o difensori dei diritti umani solo per aver fatto il loro lavoro. Sin dall’inizio di questa crisi ho esortato alla solidarietà tra società e tra paesi. La nostra risposta deve basarsi sui diritti umani e sulla dignità umana. Ho invitato anche le istituzioni educative a concentrarsi sull’alfabetismo digitale, e ho esortato i media, specialmente le società della comunicazione sociale, a fare molto di più per segnalare ed eliminare contenuti razzisti, misogini o altrimenti dannosi, in linea con le leggi internazionali sui diritti umani”. Io credo che la Repubblica del Titano abbia colto perfettamente il senso di queste parole. Abbiamo bisogno anche e soprattutto di modelli che possano elevarci e farci riflettere. La Memoria è una delle armi più importanti a disposizione di chi combatte l’odio e la discriminazione. Sarebbe bello allora potere invitare la signora Segre a parlare al Parlamento sammarinese, magari alla presenza degli studenti. In un mondo nel quale chi sbaglia un rigore viene insultato pesantemente e minacciato di morte, si sente sempre più la necessità di conoscere la storia. Si deve puntare con decisione sulla cultura e, come ha sottolineato più volte Guterres, sulla solidarietà.

David Oddone, giornalista referente Onu per San Marino

 

 

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