Dichiarazione di Hans Kluge, WHO Europa
La situazione COVID-19 resta preoccupante nella regione europea.
Colgo l’occasione della Settimana europea per ribadire che, specialmente in questo momento, non dobbiamo abbassare la guardia sulle immunizzazioni. L’accesso ai vaccini per tutti ha trasformato le nostre societa’, ma si tratta di un bene pubblico che dobbiamo preservare perche’ resti effettivo, anche in periodi difficili. La capacita’ dei nostri sistemi sanitari, gia’ al limite, non puo’ permettersi alcuna crisi sanitaria dovuta a malattie per le quali esista un vaccino.
Le conseguenze sanitarie ed economiche di questa pandemia riguardano tutti. I piu’ vulnerabili, che sono spesso lasciati indietro dai servizi di immunizzazione, non dovrebbero scontare il peso di malattie che potrebbero essere scongiurate da un vaccino.
Lo scorso anno il morbillo ha colpito oltre centomila tra giovani e anziani. Il virus non e’ scomparso e tornera’ se non facciamo tutto il possibile per fermarlo.
Dare priorita’ all’immunizzazione e’ centrale nella visione che WHO Europa ha della sanita’ nel quadro del nuovo Programma europeo di lavoro. L’immunizzazione e’ cruciale per il conseguimento dell’assistenza sanitaria universale e nel contesto degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, oltre ad essere una componente vitale della nostra societa’ che garantisce la sicurezza sanitara in tutta la regione europea.
Colgo quindi questa opportunita’ per ringraziare tutti i ministri della salute della regione per la loro attenzione e per avere fatto quanto possibile per dare priorita’ all’immunizzazione di routine come parte dei servizi sanitari essenziali durante questa pandemia. Ringrazio inoltre i nostri instancabili ooperatori sanitari, impegnati a non tralasciare nessuno nelle cure sanitarie e nella somministrazione di vaccini.
Vaccinarsi e’ un diritto e una responsabilita’, e sta a noi tutti assicurarsi di essere protetti.
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