Territori palestinesi occupati: Piano di risposta operativa dell’OMS (ottobre 2023 – gennaio 2024)

Secondo il Ministero della Sanità, tra il 7 ottobre e il 5 novembre 2023, nella Striscia di Gaza sono stati uccisi 9770 palestinesi, di cui circa il 41% sono bambini (4008), il 45% femmine (3610) e il 55% maschi (4395). Inoltre, 153 palestinesi sono stati uccisi e 2300 feriti in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, e il 29% sono bambini.
Nello stesso periodo, secondo le autorità israeliane, circa 1400 israeliani e cittadini stranieri sono stati uccisi, più di 5431 feriti e più di 200 presi in ostaggio.

Gaza

Si sono verificati morti e feriti su larga scala a causa dei continui attacchi aerei e degli assedi che impediscono l’accesso a forniture essenziali su larga scala, tra cui acqua, cibo, carburante, farmaci e altri prodotti sanitari. C’è stato uno sfollamento di massa di 1,5 milioni di persone, di cui 600.000 dal nord al sud di Gaza e 710.000 hanno trovato rifugio nelle strutture dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei Rifugiati Palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA). Ciascuna struttura dell’UNRWA ospita ora un numero di sfollati interni tre volte superiore a quello previsto. L’evacuazione dei feriti e dei malati è stata minima e solo pochi operatori umanitari sono riusciti a entrare o uscire. L’OMS ha dichiarato l’emergenza di grado III.

Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est

Escalation di violenza da parte dei coloni e dei militari, compreso l’uso di munizioni vere e di attacchi aerei, nonché l’ostruzione completa dei posti di blocco tra le città palestinesi e la chiusura di diverse comunità, che impediscono l’ingresso o l’uscita di pazienti, personale sanitario e ambulanze. Inoltre, dal 7 ottobre si è verificato lo sfollamento forzato di quasi 1000 palestinesi dalle loro case in Cisgiordania. Questo include almeno 98 famiglie palestinesi. Altri 121 palestinesi sono stati sfollati in seguito alla demolizione delle loro case da parte delle autorità israeliane per mancanza di permessi di costruzione rilasciati da Israele o come misura punitiva.

Attualità