UN-Habitat e il movimento olimpico insieme per lo sport nelle città

UN-Habitat e il Comitato Olimpico Internazionale hanno avviato una collaborazione che sfrutta lo sport e la ricreazione attiva come acceleratori degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) nelle città.

In un oincontro a margine del Vertice sugli SDG a New York, il Direttore esecutivo di UN-Habitat Maimunah Mohd Sharif e il Ppresidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach hanno siglato l’accordo che mira a fare dello sport una componente chiave dell’urbanizzazione.
Dalla promozione della salute e del benessere (SDG 3) alla promozione dell’uguaglianza di genere (SDG 5) – i prossimi Giochi Olimpici di Parigi 2024 promettono di essere i primi Giochi con parità di genere – alla riduzione delle disuguaglianze (SDG 10) e alla lotta contro i pregiudizi razziali, alla promozione di città e comunità sostenibili (SDG 11), alla lotta efficace contro il cambiamento climatico (SDG 13) e alla riduzione della criminalità (SDG 16), lo sport ha un ruolo innegabile nella promozione degli SDG.
L’impiego intenzionale dello sport per promuovere lo sviluppo sostenibile è contenuto nella strategia Olympism365 del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), mentre il ruolo delle città e dell’urbanizzazione per promuovere lo sviluppo sostenibile si trova nella Nuova Agenda Urbana. Questa collaborazione combina in modo unico queste strategie e si basa sull’iniziativa SDG Cities di UN-Habitat.

SDG Cities promuove un approccio sistematico per far progredire gli Obiettivi nelle città e fornisce loro strumenti digitali e supporto tecnico nell’area dell’analisi dei dati, della pianificazione strategica, dell’efficacia istituzionale e dell’investimento nell’impatto. La collaborazione sosterrà il ruolo attivo delle comunità sportive in questo processo. Ciò comprenderà la mappatura delle strutture sportive e ricreative attive a livello di comunità per identificare le lacune in questo settore, l’integrazione dello sport nei piani strategici e nelle funzioni comunali e la mobilitazione di investimenti per strutture e programmi sportivi che promuovano l’olimpismo365 e non lascino indietro nessuno e nessun luogo.

La collaborazione mira a creare città che prosperino come centri in cui lo sport, l’attività fisica e il tempo libero attivo catalizzino il miglioramento della salute, la riduzione delle disuguaglianze sociali e di genere, la sostenibilità ambientale e la pace, migliorando in definitiva la qualità della vita dei residenti urbani.
Durante l’evento Local2030 al SDG Action Weekend, il Presidente del CIO Thomas Bach ha sottolineato l’importanza di mettere lo sport al servizio della società.  “Dalla nostra lunga esperienza nel mettere lo sport al servizio della società, sappiamo che dobbiamo portare i benefici dello sport là dove si trovano le persone, ovvero nelle città e nelle aree urbane del nostro mondo. Siamo onorati di firmare una nuova partnership con UN-Habitat per sostenere l’SDG 11, per rendere le città più resilienti e sostenibili”, ha dichiarato Bach.

Il Presidente del CIO ha rilevato: “Con la nostra strategia Olympism365, il CIO affronta contemporaneamente diversi SDG: salute, inclusione sociale, istruzione, uguaglianza di genere e molti altri. Stiamo costruendo comunità sane in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Incoraggiando le persone a condurre una vita attiva, combattiamo le malattie non trasmissibili e contribuiamo notevolmente alla salute fisica e mentale”.

Bach ha aggiunto che  “oltre alla salute, lo sport ha un grande significato sociale. È un collante che unisce le comunità. Stiamo promuovendo l’inclusione e l’integrazione attraverso il nostro lavoro a sostegno dei rifugiati. Insieme all’UNHCR, sosteniamo gli sfollati di tutto il mondo attraverso lo sport e la creazione di impianti sportivi sicuri, molti dei quali direttamente nei campi profughi”, prima di concludere il suo discorso con: “Una città SDG senza sport non è una vera città SDG”.

Il Direttore esecutivo di UN-Habitat ha condiviso la sua personale passione per lo sport e la sua esperienza di atleta in gioventù. Ha commentato il potere dello sport di unire le persone e di contribuire alla cultura urbana e ha ringraziato Thomas Bach per questa collaborazione, affermando: “Con soli sette anni a disposizione per portare gli Obiettivi a comp[imento , dobbiamo cambiare passo e sprintare. Gli SDG sono per tutti e hanno bisogno di tutti. Tutte le parti interessate devono partecipare alla gara. La collaborazione non solo dimostrerà l’importanza dello sport come acceleratore dello sviluppo sostenibile nelle città, ma dimostrerà anche come l’impatto sia accelerato quando tutta la società si impegna”.

La collaborazione inizierà con cinque città pilota in Africa, America Latina e Asia Pacifico, dove le lezioni apprese saranno applicate su scala più ampia.

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