We the Peoples: In conversation with the United Nations Secretary-General, Antonio Guterres – l’evento per ricordare il 75° anniversario della prima riunione dell’Assemblea Generale dell’ONU

Domenica 10 gennaio 2021 si è tenuto online l’evento We the Peoples: In conversation with the United Nations Secretary-General, António Guterres per celebrare il 75° anniversario della prima riunione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Organizzato in collaborazione con il Governo del Regno Unito, UN75 e Project Everyone, l’evento ha permesso un ritorno virtuale a Londra, luogo dove l’Assemblea Generale dell’ONU si riunì per la prima volta il 10 gennaio 1946.

Dopo una breve introduzione tenuta da Volkan Bozkir, attuale Presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU, e Lord Ahmad, Ministro per l’Asia meridionale e il Commonwealth presso il Foreign, Commonwealth & Development Office (FDCO) del Regno Unito, è stato il momento dell’intervento del Segretario Generale della Nazioni Unite, António Guterres.

Guterres ha voluto ricordare come l’Organizzazione delle Nazioni Unite, nata nel periodo più buio del XX secolo, abbia posto le fondamenta per un ordine mondiale più giusto, basato sulla cooperazione, i diritti umani e lo stato di diritto. Per molti versi, gli obiettivi dei fondatori dell’ONU sono stati realizzati: non c’è mai stata una terza guerra mondiale e, dal 1945, il mondo ha goduto del più lungo periodo della storia senza scontri militari diretti tra superpotenze. L’Assemblea Generale dell’ONU ha permesso ai diversi Stati del pianeta di riunirsi per ben 75 anni al fine di discutere insieme sui temi contemporanei più importanti, svolgendo un ruolo cruciale nel formulare leggi sui principali beni globali, sui diritti umani, la protezione dell’ambiente, il controllo degli armamenti e le azioni volte a punire i crimini di guerra.

Malgrado i grandi risultati, l’ONU è consapevole anche dei propri fallimenti. Il mondo è lontano dall’essere perfetto e moltissimi problemi che attanagliano l’umanità restano ancora senza soluzione definitiva: dall’emergenza climatica alla perdita della biodiversità, dall’aumento delle tensioni geopolitiche alle nuove sfide poste dalla tecnologia e i nuovi mezzi digitali. La pandemia del COVID-19 ha messo in luce le gravi lacune nella cooperazione e nella solidarietà globale, ed ha acuito alcune delle sfide contemporanee, come la lotta alla povertà e alle diseguaglianze, le quali sono aumentate vertiginosamente soprattutto in termini di accesso all’assistenza sanitaria, cure e farmaci.

Alla luce dell’attuale crisi, Guterres ha voluto infine ricordare come, ancora una volta, le Nazioni Unite siano in prima fila nell’affrontare queste profonde fragilità e le sfide dei tempi attuali. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha guidato la risposta sanitaria globale, mentre l’Assemblea Generale ha agito rapidamente al fine di approvare una risoluzione che chiedesse una solidarietà globale nella lotta al Coronavirus. Il futuro che l’ONU vuole per il pianeta è già scritto nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e nell’Accordo di Parigi sul clima. Quello di cui c’è più bisogno adesso è una maggiore ambizione e un’azione più incisiva, a cominciare dall’emergenza climatica. A questo proposito, l’obiettivo principale delle Nazioni Unite per il 2021 è quello di costituire una Coalizione Globale per la Neutralità del Carbonio, da raggiungere entro la metà del XXI secolo.

Durante l’evento vi è anche stata l’opportunità di mostrare per la prima volta al grande pubblico i risultati del Sondaggio Globale lanciato dalle Nazioni Unite nel 2020, in occasione del 75° anniversario dell’Organizzazione. Ben oltre 1,5 milioni di persone da tutte le parti del mondo hanno risposto, e quasi la totalità di queste (il 97%) ha chiesto una migliore cooperazione a livello globale per trovare soluzioni multilaterali alle sfide di oggi, esprimendo un forte sostegno a favore di un rafforzamento delle Nazioni Unite come mezzo principale di tale cooperazione. Dal sondaggio è anche emerso che il cambiamento climatico e le azioni volte a prevenirlo costituiscono una priorità assoluta, seguite dalle azioni volte a proteggere i diritti umani, a promuovere una crescita sostenibile e inclusiva e a creare nuovi posti di lavoro. Inoltre, anche migliorare l’accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione, all’acqua potabile e alle strutture igienico-sanitarie ricopre una grandissima importanza per il futuro, a detta dei partecipanti alla ricerca.

Infine, l’evento si è concluso con uno scambio di opinioni tra il Segretario Generale Guterres e dei giovani attivisti, i quali hanno posto al Segretario Generale varie domande, tra cui quali siano i progressi ottenuti finora dalle Nazioni Unite nel realizzare gli obiettivi dell’Agenda 2030, nel far rispettare il cessate-il-fuoco richiesto l’anno scorso nel contesto della pandemia, e nel raggiungere la copertura sanitaria universale nel mondo entro il 2030.

L’evento può essere rivisto integralmente e gratuitamente cliccando sul seguente link.

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