Consigli OMS aggiornati per il traffico internazionale in relazione allo scoppio del nuovo coronavirus 2019-nCoV

Questo è un aggiornamento sui consigli dell’OMS in relazione allo scoppio del nuovo coronavirus nCoV, pubblicato dall’OMS il 10 gennaio 2020. Da quella data, casi relativi ai viaggi legati alla città di Wuhan sono stati segnalati in diversi paesi. Per dettagli sull’attuale epidemia in Cina e sui casi esportati, fare riferimento alle notizie sui focolai epidemici e ai rapporti sulla situazione pubblicati dall’OMS.

Finora, i principali segni e sintomi clinici riportati in questo focolaio comprendono febbre, difficoltà respiratorie e radiografie toraciche che mostrano infiltrati polmonari bilaterali. A partire dal 24 gennaio 2020, la trasmissione da uomo a uomo è stata ampiamente confermata nella città di Wuhan, ma anche in altri luoghi in Cina e a livello internazionale. Non si sa abbastanza sull’epidemiologia del 2019-nCoV per trarre conclusioni definitive sulle caratteristiche cliniche complete della malattia, sull’intensità della trasmissione da uomo a uomo e sulla fonte dell’epidemia.

 

Viaggiatori internazionali: precauzioni da adottare

I coronavirus sono una vasta famiglia di virus respiratori che provocano malattie che vanno dal comune raffreddore alla Sindrome Respiratoria del Medio Oriente (MERS) e alla Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS). In caso di sintomi indicativi di malattia respiratoria acuta prima, durante o dopo il viaggio, i viaggiatori sono incoraggiati a rivolgersi a un medico e informare i servizi sanitari dei propri spostamenti.

Le autorità sanitarie dovrebbero fornire ai viaggiatori informazioni per ridurre il rischio generale di infezioni respiratorie acute, tramite operatori sanitari, cliniche sanitarie di viaggio, agenzie di viaggio, operatori di trasporto e punti di ingresso.

Le raccomandazioni standard dell’OMS per ridurre l’esposizione e la trasmissione di una serie di malattie sono le seguenti e comprendono igiene delle mani, igiene delle vie respiratorie e buone pratiche di sicurezza sui cibi:

  • Lavarsi frequentemente le mani usando un detergente a base di alcol o acqua e sapone;
  • Coprirsi la bocca e il naso con il braccio o un fazzoletto quando si tossisce o si starnutisce – gettare immediatamente il fazzoletto e lavarsi le mani;
  • Evitare il contatto ravvicinato con chiunque abbia la febbre e la tosse;
  • In caso di febbre, tosse e difficoltà respiratorie, consultare immediatamente un medico e informarlo dei viaggi effettuati;
  • Nei mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi situati in ​​aree in cui si sono registrati casi del nuovo coronavirus, evitare il contatto diretto non protetto con animali vivi e con superfici a contatto con animali;
  • Il consumo di prodotti animali crudi o poco cotti dovrebbe essere evitato. In conformità con le buone pratiche di sicurezza alimentare, le carni crude, il latte o gli organi di animali devono essere maneggiati con cura per evitare la contaminazione con alimenti crudi.

La guida tecnica dell’OMS sulla sorveglianza e le definizioni dei casi, la guida di laboratorio, la gestione clinica per sospetto nuovo coronavirus, l’assistenza domiciliare per i pazienti con sospetto nuovo coronavirus, la prevenzione e il controllo delle infezioni, le comunicazioni sui rischi, il pacchetto di prodotti per malattie e la riduzione della trasmissione dagli animali all’uomo sono disponibili sul sito web dell’OMS.

 

Misure sanitarie connesse al traffico internazionale

L’attuale epidemia ha avuto origine nella città di Wuhan, che è un importante snodo di trasporto nazionale e internazionale. Dati gli importanti movimenti della popolazione, attesi in significativo aumento durante il Capodanno cinese nell’ultima settimana di gennaio e la trasmissione da uomo a uomo osservata, nuovi casi confermati potrebbero continuare a essere segnalati in altre aree e paesi.

Con le informazioni attualmente disponibili sul nuovo coronavirus, l’OMS raccomanda di attuare misure per limitare il rischio di esportazione o importazione della malattia, senza inutili restrizioni al traffico internazionale.

Secondo le autorità cinesi, tutti gli incontri pubblici su larga scala non necessari o non essenziali non saranno approvati durante il Festival di Primavera, che inizia il 25 gennaio in Cina.

 

Consigli per lo screening delle uscite in paesi o aree con trasmissione del nuovo coronavirus 2019-nCoV in corso (attualmente la Repubblica Popolare Cinese)

  • Effettuare lo screening delle uscite negli aeroporti e porti internazionali delle aree interessate, con l’obiettivo di individuare tempestivamente i viaggiatori sintomatici per ulteriori valutazioni e trattamenti, evitando così l’esportazione della malattia e riducendo al contempo al minimo le interferenze con il traffico internazionale.
  • Lo screening delle uscite include il controllo di segni e sintomi (febbre superiore a 38°, tosse), richiesta di informazioni ai passeggeri con sintomi di infezione respiratoria che lasciano le aree interessate riguardo la potenziale esposizione a contatti ad alto rischio o la presunta fonte animale, indirizzando i viaggiatori che presentano sintomi verso ulteriore visita medica, seguita da test per 2019-nCoV e mantenimento dei casi confermati in isolamento e trattamento.
  • Incoraggiare lo screening negli aeroporti nazionali, nelle stazioni ferroviarie e nelle stazioni degli autobus a lunga percorrenza, se necessario.
  • I viaggiatori che hanno avuto contatti con casi confermati o esposizione diretta a una potenziale fonte di infezione devono essere posti sotto osservazione medica. I casi ad alto rischio dovrebbero evitare i viaggi per la durata del periodo di incubazione (fino a 14 giorni).
  • Attuare campagne di informazione sanitaria nei punti di ingresso per ridurre il rischio generale di infezioni respiratorie acute e le misure necessarie, qualora un viaggiatore sviluppi segni e sintomi indicativi di infezione con il 2019-nCoV e come ottenere assistenza.

 

Consigli per lo screening delle entrate in paesi / aree senza trasmissione del nuovo coronavirus 2019-nCoV

  • Le prove mostrano che lo screening della temperatura per rilevare potenziali casi sospetti in entrata può non rilevare viaggiatori che incubano la malattia o viaggiatori che contraggono la febbre durante il viaggio e possono richiedere investimenti sostanziali. Tuttavia, durante l’epidemia attuale con il nuovo coronavirus 2019-nCoV, la maggior parte dei casi esportati è stata rilevata attraverso lo screening dei punti di accesso. Il rischio di importazione della malattia può essere ridotto se lo screening della temperatura all’entrata è associato alla diagnosi precoce dei passeggeri che presentano sintomi e alla loro segnalazione per un controllo medico.
  • Lo screening della temperatura dovrebbe essere sempre accompagnato dalla diffusione di messaggi riguardo i rischio nei punti di ingresso. Ciò può essere fatto attraverso poster, volantini, bollettini elettronici, ecc., al fine di sensibilizzare i viaggiatori sui segni e sintomi della malattia ed incoraggiare la ricerca di assistenza sanitaria, nonché quando richiedere cure mediche e riferire il percorso dei propri viaggi.
  • I paesi che implementano lo screening della temperatura sono incoraggiati a stabilire un meccanismo adeguato per la raccolta e l’analisi dei dati, ad es. numero di viaggiatori sottoposti a screening, casi confermati tra i passeggeri sottoposti a screening e metodo di screening. Nell’attuare lo screening delle entrate, i paesi dovrebbero agire in accordo con le politiche nazionali.
  • Le autorità sanitarie dovrebbero rafforzare la collaborazione con gli operatori delle compagnie aeree per la gestione dei casi a bordo degli aerei e per la segnalazione di casi di viaggiatori con sintomi di malattie respiratorie, conformemente alle linee guida IATA (Associazione Internazionale del Trasporto Aereo) per l’equipaggio finalizzate a gestire la sospetta malattia trasmissibile a bordo di un aereo.

Le indicazioni precedenti in merito alle procedure per un viaggiatore malato rilevato a bordo di un aereo ed i requisiti per le capacità RSI (Regolamento Sanitario Internazionale) nei punti di ingresso rimangono invariati (si vedano i consigli dell’OMS pubblicati il ​​10 gennaio 2020).

Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, l’OMS non raccomanda l’applicazione di eventuali restrizioni al traffico internazionale.

 

 

 

 

 

 

 

 

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